Patologia mammaria Letrozolo verso anastrozolo: gemelli diversi?

Patologia mammaria Letrozolo verso anastrozolo: gemelli diversi?

È importante monitorare attentamente la comparsa di questi sintomi e segnalarli al medico curante. Il letrozolo agisce inibendo l’enzima aromatasi, responsabile della conversione degli androgeni in estrogeni, in particolare nel tessuto adiposo, muscolare e nel tumore stesso. Questo processo è particolarmente rilevante nelle donne in post-menopausa, dove la maggior parte degli estrogeni è prodotta proprio attraverso l’aromatasi.

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Di conseguenza, diminuisce la quantità di estrogeno in circolo nell’organismo. Il letrozolo può causare irritazione oculare e/o visione offuscata grave e persistente. Il trattamento può durare anche diversi anni e non deve mai essere interrotto senza i consenso del medico. E’ probabile che la attività fisica che descrive possa essere all’origine del dolore, che va via via scemando.

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È’ utilizzato nella chemioterapia di donne con tumore alla mammella che non rispondono ad altri farmaci. Gli inibitori dell’aromatasi (anastrozolo, letrozolo, exemestane) rappresentano lo standard nel trattamento endocrino adiuvante del carcinoma mammario in post-menopausa. Tuttavia, non esistono evidenze che supportino la superiorità di un agente rispetto agli altri. Le cellule tumorali costituenti molte forme di carcinoma mammario hanno bisogno di estrogeni per la loro crescita. Nella fase di pre-menopausa, gli estrogeni vengono prodotti prevalentemente nelle ovaie.

LETROZOLO AHCL 30CPR RIV 2,5MG

Poiché c’è una grande variabilità di risposta alla chemioterapia fra un individuo e l’altro, non è detto che gli effetti avversi si manifestino tutti e con la medesima intensità in ogni paziente. Ho 60 anni, sono stata operata di tumore al seno e trattata con 15 sedute di radioterapia conclusa a fine aprile. Le analisi vanno tutte bene, ma io sono stanchissima e fatico a riprendermi. L’uso del steroidi prezzo non è limitato al solo ambito oncologico; infatti, è stato studiato anche come possibile trattamento per l’infertilità, in quanto può stimolare l’ovulazione. Tuttavia, la sua applicazione principale rimane quella oncologica, dove ha dimostrato efficacia e sicurezza nel lungo termine.

Lo studio, iniziato nel 2005, ha seguito per 15 anni 886 donne in post-menopausa operate per un tumore al seno positivo per i recettori ormonali. Gli inibitori dell’aromatasi come letrozolo rappresentano la terapia adiuvante anti-ormonale standard; impediscono infatti agli androgeni di trasformarsi in estrogeni, il ‘combustibile’ per le cellule del tumore al seno positivo ai recettori per gli estrogeni. Lo screening e la gestione clinica del carcinoma mammario si sono considerevolmente evoluti negli ultimi decenni.

  • In questa sezione puoi trovare tutte le informazioni sui principi attivi utili al trattamento delle patologie più comuni.
  • Gli effetti collaterali più comuni del Letrozolo includono vampate di calore, sudorazione notturna, secchezza vaginale, nausea, affaticamento e dolori muscoloscheletrici.
  • Può essere usato come trattamento iniziale per le donne che hanno avuto la menopausa e che hanno un tumore al seno in stadio avanzato.
  • Se la risposta non è adeguata, il trattamento con letrozolo deve essere interrotto e deve essere programmato l’intervento chirurgico e/o devono essere discusse con la paziente ulteriori alternative terapeutiche.
  • Di conseguenza, è in grado di bloccare la conversione di androgeni in estrogeni, privando così le cellule tumorali di un elemento fondamentale per la loro crescita, conducendole alla morte.
  • Il dosaggio del Letrozolo può variare a seconda delle specifiche necessità del paziente.

La somministrazione concomitante di letrozolo con questa tipologia di farmaci dovrebbe, pertanto, essere evitata. Da studi condotti in vitro, sembra che il letrozolo sia in grado di inibire gli isoenzimi P2A6 e P2C19 del citocromo P450. In ogni caso, è necessario informare il medico se si stanno assumendo – o se sono stati recentemente assunti – farmaci di qualsiasi tipo, compresi farmaci da banco e prodotti omeopatici e/o erboristici. Diminuire le dosi della terapia per il tumore al seno senza che l’efficacia ne risenta.

Se, però, i sintomi persistono e/o sono molto accentuati è necessario informare l’oncologo che deciderà come procedere. Il metabolismo di letrozolo è mediato – a livello epatico – principalmente dal citocromo P3A4, un isoenzima del citocromo P450. Bisogna perciò fare attenzione alla somministrazione concomitante di letrozolo e farmaci capaci di inibire questo enzima. Farmaci quali il tamoxifene (un farmaco antitumorale), farmaci anti-estrogeni o estrogeni possono diminuire l’attività del letrozolo. In particolare, sembra che il tamoxifene sia in grado di diminuire notevolmente la concentrazione plasmatica del farmaco, diminuendone così l’efficacia terapeutica.

Il Letrozolo è anche usato per aiutare le donne con problemi di fertilità a concepire, poiché può stimolare l’ovulazione. La terapia adiuvante (o precauzionale) prolungata con l’inibitore di aromatasi Letrozolo, dopo 5 anni di terapia endocrina, è approvata e utilizzata in tutto il mondo per le donne in menopausa operate per tumore del seno sensibile ad ormonoterapia e con linfonodi ascellari positivi. Molte donne tuttavia soffrono eccessivamente per gli effetti collaterali avversi della terapia, come disturbi dell’umore e del sonno o vampate di calore. Nello studio SOLE, la sintomatologia riportata dalle pazienti e la qualità della vita valutata durante il trattamento è risultata a favore della somministrazione intermittente di Letrozolo. Per quanto riguarda il benessere fisico, l’umore e i disturbi del sonno, c’è stato un peggioramento minore con la somministrazione intermittente se confrontata con la classica somministrazione continua. Inoltre per le vampate di calore è stato osservato un significativo miglioramento con la somministrazione intermittente.

Studi clinici hanno dimostrato che mantenersi in forma e tonici riduce la stanchezza indotta dal trattamento con letrozolo. Nel frattempo esegua anche un emocromo per verificare i livelli di emoglobina. Grazie a questa inibizione, il letrozolo riduce significativamente i livelli circolanti di estrogeni, privando così le cellule tumorali di uno dei fattori che ne stimolano la crescita. Questo rende il farmaco particolarmente efficace nel trattamento di tumori al seno estrogeno-dipendenti. Gli inibitori dell’aromatasi danno invece spesso importanti sintomi soggettivi, in particolari dolori ossei e articolari, mal tollerati da molte pazienti. La scelta riguardo all’uno o all’altro farmaco dipende da diversi fattori clinici riguardanti il tumore e la paziente, e deve essere il più possibile personalizzata.

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